It’s more than a passion project.
It’s more than a creative vision realized.
It’s Garibaldi Architects.
Mon - Fri: 9 AM - 6 PM
Capolavori segreti tra '600 e '700
Museo Bagatti Valsecchi
Lo studio milanese GaribaldiArchitects ha curato l’allestimento espositivo della mostra “La seduzione del bello. Capolavori segreti tra '600 e '700”, una selezione di cinquanta opere del Seicento e del Settecento, custodite nella collezione milanese Gastaldi Rotelli e realizzate da artisti quali Procaccini, Cairo, Nuvolone, Magnasco, Guardi, Régnier, Londonio, Ricci, Todeschini, Monsù Bernardo, Ceruti.
La mostra è stata allestita all’interno dello storico palazzo Bagatti Valsecchi che è una casa museo frutto di una straordinaria vicenda collezionista di fine Ottocento, che ha come protagonisti due fratelli: i baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi.
Allestire la mostra dei Cinquanta capolavori della collezione Gastaldi Rotelli, che lasciano per la prima volta tutti insieme la loro abituale residenza per entrare negli ambienti neorinascimentali di via Gesù e porsi in dialogo con l’ecclettica raccolta permanente quattro e cinquecentesca non è stata un’operazione semplice. La mostra si doveva inserire in un dialogo con il museo, mantenendo però una sua rilevanza e un filo conduttore all’interno delle stanze, il visitatore è chiamato a scrutare i dettagli dei dipinti della collezione Gastaldi Rotelli per individuare le assonanze con le diverse identità tematiche che caratterizzano tutti gli ambienti di casa Bagatti Valsecchi.
Per gestire una tale complessità l’idea è stata quella di creare dei pannelli espositivi simmetrici all’interno delle stanze, che staccassero dal fondo diventando protagonisti e sfruttassero gli assi prospettici delle stanze, incorniciando i dipinti, che si infilano una nell’altra. Si è pensato così ad un fondo grigio rigoroso, rivestito in stoffa opaca in modo da far risaltare la luce pittorica dei quadri e gli incarnati e degli accenti speciali con un cambio di fondale e di materiale, nello specifico un tessuto di raso giallo oro e una terra naturale aranciata, per alcune opere e sale di particolare rilevanza. Il fondo giallo oro è stato scelto per dialogare con i tessuti originali della tappezzeria di fine ottocento delle stanze, come la Bevilacqua e il salone, e per valorizzare opere come la Maddalena di Francesco del Cairo con la sua sensualità travolgente. Mentre la terra, colore rosso bruciato, è stata scelta per la sala da bagno dove le opere raffiguranti il mondo animale e il suo sottobosco dialogano con i colori e le ranocchie scolpite in marmo nella doccia della stanza.
Volutamente sono state rioscurate le finestre esistenti in modo che la luce naturale non disturbasse il progetto di lighting dedicato, che punta a valorizzare i dipinti con una luce calda e puntuale. La mostra si apre con un drappeggio che abbiamo voluto inserire con un effetto teatrale per l’overture all’inizio del percorso espositivo, prima della sala dell’affresco, che incornicia il San Sebastiano di Procaccini,opera in mostra, nell’asse prospettico che va dalla galleria delle armi alla scala di accesso.
Con questa mostra, la Casa Museo si configura così come una “Casa delle Collezioni”, creando un interessante quanto inedita riflessione sul ruolo del collezionismo privato, la sua storia e la conseguente valorizzazione e fruizione in età contemporanea.
Elena Datrino
GaribaldiArchitects
Antonio d’Amico; Silvia Proni
Museo Bagatti Valsecchi
Collezione Gilda Gastaldi Rotelli