It’s more than a passion project.
It’s more than a creative vision realized.
It’s Garibaldi Architects.
Mon - Fri: 9 AM - 6 PM
La struttura riaprirà al pubblico nel 2022 in una veste rinnovata all’insegna dello stile, del design, del relax e del comfort.
Il progetto in corso di esecuzione ci è stato affidato da LHM, società italiana di management alberghiero, white-label guidata da Cristina Paini.
Il residence sarà formato da 28 ampi appartamenti con cucina, 5 camere, reception, sala meeting, una piccola sala cinema, bar, ristorante, dehors con terrazza esterna e zona fitness by Technogym , in un mixed - use che valorizza il social floor del piano terra e degli spazi esterni.
Il rinnovo degli affascinanti interni, è partito preservando le caratteristiche distintive che la rendono una location di prestigio, nonché parte dell’inestimabile patrimonio storico e immobiliare del nostro Paese, la struttura riaprirà al pubblico nel 2022.
L’edificio sorge nel cuore di Roma, accanto all’Arco di Giano, alla Chiesa di San Giovanni al Velabro e all’interno dei Fori Imperiali, e risale alla prima metà del 1700. Sono invece gli anni ’60, quando l’architetto Luigi Moretti – esponente del razionalismo e tra i più rilevanti del XX° secolo – viene incaricato del progetto per il restauro e la trasformazione dell’edificio in Residence. I segni di questa trasformazione restano anche oggi, ad esempio nei dettagli curvi della struttura, nei soffitti curvilinei e nella particolare fattura delle porte e degli armadi. Questi elementi, sono stati i punti di partenza da cui è derivato il progetto declinato in tre diversi mood, le cui forme arrotondate e le linee vintage sono reinterpretate in chiave contemporanea plasmando gli ambienti.
Cosi la testa letto è formata da una boiserie bassa in cannettato con gli angoli curvi aderenti alle forme morettiane, dove non esiste un'angolo che non sia curvo, smussato e armonico e si ispira ai mobili degli anni '50. La parete viene disegnata da elementi listellari di legno che vanno a formare delle campiture rettangolari, in cui i pannelli saranno rivestiti con diversi tipi di carta da parati.
La ricerca dei materiali, come la carta da parati e i colori a soffitto, è partita dalla matericità delle texture, le cui declinazioni sono, per il mood della camera standard, tutte giocate sulla rafia e i colori delle terre, in dialogo con il noce caldo degli armadi e delle porte esistenti, con un'aggiunta di rosa cipria a velare il plafone.
Mentre per le suite, che mantengono le stesse superfici, le carte da parati si fanno più preziose e “liquide”, derivate da metalli sciolti che virano nei verdi, per le junior suite, e nei toni brown-tartaruga per le suite, entrambe sottolineate da boiserie in cannettato in legno di faggio chiaro. L'atmosfera è semplice e sofisticata allo stesso tempo, troviamo pezzi iconici di design europeo degli anni '60, come la lampada flower pot di Panton, in dialogo con i paraventi che ci raccontano i viaggi in Asia. Roma è la città storica dove i viaggiatori di tutto il mondo si ritrovano. Abbiamo quindi pensato a un progetto dove il quartiere possa entrare in hotel per visitare una mostra, prendere un aperitivo e al tempo stesso il turista straniero si possa sentire a casa.
Hotel Velabro
33 camere
Alessia Garibaldi, Luca Paviglianiti, Gianfranco Tringali
Marriott Design Hotels